LA CHIESA DEI GIROLAMINI
Girolamini è l’ordine del Beato Piero Gambacorta. Ubicata a ridosso di Porta Montanara, con la facciata prospiciente alla via principale, fu fondata nel 1640 dal Beato Cipriano Mosconi.
L’ESTERNO:
Le X sono grappe in ferro e servono per tenere coesa la muratura. Questa chiesa è nata per essere utilizzata dai monaci Girolamini, infatti vicino c’è il convento ed è ora una chiesa di proprietà del comune. Il portale è classico: ci sono le lesene poggianti su un plinto che reggono l’architrave. La chiesa è fatta in mattoni.
L’INTERNO:
La chiesa è a una navata con soffitto a capriate lignee e conserva importanti dipinti sei-settecenteschi. Madonna con il bambinoHa due altari per ogni lato composti da un paliotto in stucco. Il primo a destra ha l’ancona fatta di legno intagliato eseguita nel 1723 da Felice Teo Baldelli, con gli elementi stilistici del barocchetto, quali ricchi festoni, paffuti cherubini, rigogliose foglie d’acanto; inoltre sono osservabili cartelle mistilinee, un frontone spezzato, vasi di fiori e colonne a fusto liscio pergolato. L’abside è a forma quadrangolare, ha le unghiature, al centro c’è un quadro di San Girolamo dove si vede LA VISIONE DEL GIUDIZIO UNIVERSALE di Stefano Montanari (1700), si vede l’angelo che suona la tromba ed è ambientato nel deserto. Un altro quadro presente è San Giuseppe che tiene in alto Bambin Gesù, San Agata che ha in mano i semi eseguito da Giovan Francesco Guerrieri da Fossombrone. Intorno al presbiterio c’è un coro ligneo, nei riquadri superiori c’erano degli affreschi ora scalpellati, infatti si vedono ancora dei puntini, sopra c’erano degli stucchi con gli stemmi araldici e si vedono anche dei capitelli pensili.
BEATO CIPRIANO MOSCONI
Sulla parte sinistra vediamo un mezzo busto che rappresenta il Beato Cipriano Mosconi. Nacque a Saludecio il 7 maggio 1575 da Francesco Mosconi ed Elisabetta Antonelli e fu chiamato Giangiacomo. Il 10 giugno 1590 indossò l’abito religioso e prese il nome di Cipriano. Fece il noviziato nel convento di Napoli, dove approfondì gli studi ecclesiastici. Quando nel 1612 la congregazione dei Girolamini fu accolta a Saludecio, egli fu nominato superiore del nascente convento. Con molte difficoltà, costruì il monastero e una piccola chiesa col titolo della Beata Maria Vergine delle Grazie, dove celebrò per primo la santa messa. Nel 1617 si ammalò gravemente. Col tempo la malattia peggiorò e sentendosi vicino alla morte decise di tornare al suo convento di Saludecio. Morì il 10 novembre 1617, all’età di 42 anni.