Borgo di osti e pescatori, luogo di transito e ristoro per viandanti. Questi i cardini dell’esarcato di Cattolica, che fin dal suo nascere ha legato all’ospitalità prima, ed ai prodotti del lavoro sul mare poi, la propria prosperità. Una tradizione millenaria, testimoniata da reperti archeologici, documenti, tradizione orale, edifici superstiti, oggetti di culto. Il centenario dell’autonomia comunale, che ricorrerà il l gennaio del 1996, potrebbe essere l’occasione per rilanciare quella spinta alla riscoperta del nostro passato, che ebbe già notevole impulso negli anni 70, quando si istituì il museo archeologico e. si restaurò l’oratorio di santa Croce (ora galleria comunale, via Pascoli).
Il bilancio del comune di Cattolica per il 1994, dovrebbe dedicare una piccola parte delle risorse al recupero del nostro patrimonio storico pubblico. Un’occasione importante la fornirà lo scavo per la realizzazione del parcheggio sotterraneo in piazza Mercato (area del castrum romano e del borgo medievale). L’indagine archeologica del sottosuolo dovrebbe esse- re l’elemento fondamentale degli obblighi che la ditta appaltatrice dei lavori dovrà assumersi. Quale migliore occasione per arricchire le vetrine del nostro Antiquariurn e per una migliore conoscenza della Cattolica di età romana e medievale.
Un altro aspetto che occorrerebbe valorizzare è quello del restauro dei dipinti che abbelliscono le nostre chiese più antiche. In Sant’Apollinare “La Crocefissione’ dipinta alla fine del cinquecento attribuita alla scuola del Laurentini, versa in precarie condizioni; la tela mostra numerosi strappi e necessita di una seria opere di pulitura.
Altrettanto si può dire della pala dipinta dal Basearini, raffigurante i santi Sebastiano e Rocco e sullo sfondo il borgo di Cattolica, la porta Gregoriana e la Rocca. Il dipinto risale al XXIII secolo. Inoltre ci sono due dipinti più piccoli, ma collocati troppo in alto per essere ammirati con più attenzione. Sono pregevoli opere raffiguranti: l’uno Sant’Andrea pescatore, l’altro la Madonna Regina del Mare tra i santi Vitale ed Apollinare, apostoli del cristianesimo nei territori dell’esarcato di Ravenna.
Nella chiesa di San Pio V, necessita di un lavoro di pulitura il grande quadro raffigurante il pontefice in preghiera al quale l’angelo annuncia la vittoria della flotta cristiana sull’armata turca a Lepanto. Dipinto tra il 1850-60, questo quadro era collocato in origine sopra l’altare. Nella simbologia esalta la tradizione marinara e cristiana delle genti di Cattolica. Sono sufficienti solo pochi milioni per restituire luminosità e decoro a questo nostro patrimonio di immagini, sacre sì, ma simbolicamente collocate anche nel contesto di Cattolica e delle tradizioni della nostra gente.
di Gianmaria De Nicolò
La Piazza di Rimini – Giornale di Cattolica
(Foto – Archivio fotografico Centro Culturale Polivalente di Cattolica)